La cucina Erica di LUBE è un modello classico che si ispira all’arte povera, reinterpretandola in chiave moderna. Si caratterizza per la sua semplicità e autenticità, creando un’atmosfera calda e accogliente.
Caratteristiche principali:
- Design: L’anta a telaio in legno massello è l’elemento distintivo di questa cucina. Le linee sono semplici e pulite, con dettagli che richiamano la tradizione artigianale. L’obiettivo è creare un ambiente rustico e familiare, dove il legno è protagonista e trasmette un senso di calore e autenticità.
- Materiali: Oltre al legno massello, LUBE utilizza anche altri materiali di alta qualità, come laminato, laccato e vetro, per offrire diverse soluzioni estetiche e funzionali.
- Finiture: La cucina Erica è disponibile in diverse finiture, che spaziano dalle tonalità naturali del legno alle laccature bianche o colorate. È possibile scegliere tra diverse tipologie di maniglie, come quelle in ferro battuto o in ceramica, per personalizzare ulteriormente lo stile della cucina.
- Modularità: La cucina Erica è componibile e si adatta a diverse esigenze di spazio e stile di vita. È possibile scegliere tra diverse configurazioni, come cucine lineari, angolari, con isola o penisola.
- Accessori: LUBE offre una vasta gamma di accessori per completare la cucina Erica, come mensole, pensili, cassetti, cestoni e sistemi di illuminazione integrata.
Perché scegliere Erica:
- Stile rustico e accogliente: La cucina Erica crea un’atmosfera calda e familiare, ideale per chi ama lo stile classico e tradizionale.
- Materiali di qualità: L’utilizzo del legno massello e di altri materiali di alta qualità garantisce resistenza, durata e un’estetica senza tempo.
- Personalizzazione: La vasta gamma di finiture e la modularità del sistema permettono di creare una cucina unica e personalizzata, che rispecchia il proprio stile e le proprie esigenze.
- Versatilità: La cucina Erica si adatta a diversi contesti abitativi, dal classico al contemporaneo, grazie alla sua capacità di coniugare tradizione e innovazione.
