Il principio dell’ecosostenibilità applicato all’arredamento

C’è anche un arredamento di nicchia, fatto di materiali poveri ma che se ben utilizzati,con l’ ausilio di fantasia e creatività possono diventare ingredienti stimolanti e a impatto zero. Esistono oggetti intorno a noi, anche se non se ne rendiamo quasi conto che in qualche caso possono fare la differenza. Prendiamo ad esempio quei cartoni ammassati fuori dai supermercati che si chiedono alla cassiera quando siamo in procinto di un trasloco.

Bene, quei cartoni se ben gestiti e non buttati, una volta trasferiti, possono trasformarsi in complementi d’arredo.  Scopriamo insieme come vengono lavorati. Prima della lavorazione il cartone è perfettamente planare, permette un ottimo isolamento termico e protezione sia dall’ acqua (è idrorepellente) che dalle condizioni climatiche (sono stati effettuati test nel clima estremo della Scandinavia e, quando i bordi sono sigillati, si garantisce un anno di durata in esterno). Su richiesta può diventare anche ignifugo, tramite l’applicazione di una lamina di alluminio.

Il cartone viene  assemblato a sandwich in fibre di legno a bassa densità, con un nucleo strutturato racchiuso tra due fogli di cartoncino bianco accoppiato con un sottilissimo film plastico interno, ideale per realizzare un prodotto leggero con una grandissima resistenza. Inoltre il  cartone è stampabile fronte retro e si presta anche a essere modellato come sedia, divanetto o scrivania. E’ l’ecosostenibilità bellezza, quel concetto o filosofia di vita che non prevede  che si rovini il patrimonio naturale.

Pertanto lo sviluppo sostenibile è l’incontro di quattro diverse sostenibilità, tutte correlate tra loro: la sostenibilità ambientale, quella economica, quella sociale e la sostenibilità istituzionale. Il cartone riciclato sarà quindi il futuro non solo nel mondo dell’arredamento, sostituto naturale di altri materiali come compensato o plexiglass in tutte quelle costruzioni mobili come stand, totem o scenografie. Insomma, un tempo la valigia di cartone era sinonimo di povertà e ristrettezza economica: oggi sedie, cassapanche e tavoli di questo materiale sono all’ultima moda e sinonimo di resistenza, leggerezza, versatilità, economicità, design. Perfetto anche per chi trasloca spesso. E’ l’arredamento 2.0, la nuova frontiera del bello a costo contenuto con l’evidente vantaggio della doppia utilità: mobili già imballati e pronti al trasporto.

 

Giuseppe Cottone